lunedì 14 aprile 2014

Long live the king

ENORME SPOILER ALERT! Poi non ditemi che non vi ho avvertito eh
.
.
.
.
.
.
.
.
Uno dei giorni, televisivamente parlando (esiste televisivamente? boh, ci stava bene, io lo metto), più belli della mia vita! Ci siamo tolti dal cazzo re Justin Bieber! Ovviamente sto parlando di Game of Thrones e dell'odioso re Joffrey. Mi cospargo il capo di cenere ed ammetto che ancora non ho letto i libri (ma rimedierò presto, molto presto), per questo la scena della morte di uno di cattivi più odiati di sempre mi ha colto di sorpresa. Ho aspettato fino alla fine dicendo: "vabbè, qualcuno lo salva, lui  fa la sua solita scenata, e muore qualcuno dei buoni". E invece no! In un tripudio di vomito e sangue, ci siamo tolti dal cazzo il biondino di merda! Ora resta la moglie (bionda) di Leonida, anche se ho paura che prima che tiri il calzino lei passerà molto tempo.

Per adesso io mi godo questa piccola gioa personale: The king is death, long live the king!




lunedì 7 aprile 2014

Ritorno alle origini. Ma solo perché sono povero

Parto con una piccola considerazione: il PlaystatStation plus è una figata pazzesca. Con 5 euro al mese regalano una valanga di giochi sia per PS3 che per PSVITA (anche per la PS4, ma per ora solo piccole cose). Certo, a volte ci sono mesi del cazzo dove regalano spazzatura (Smart As per PSVITA è un insulto), altri mesi i contenuti sono da seghe a due mani. Questo mese per esempio sono stato particolarmente felice: Sly in cross buy, Moto GP per PS VITA e Pes 2014 (!!) per PS3. Per me, appassionato di calcio e di giochi di guida, è il massimo.

Non giocavo a Pes da diversi anni. Un tempo per me non esisteva altro, era il miglior gioco di calcio sul mercato. Quei simpaticoni della Konami, visto il successo, hanno deciso di riproporre ogni anno lo stesso gioco con solo qualche piccola modifica. Risultato? Dopo anni la gente si è rotta la minchia e Fifa, che nel frattempo era cresciuto esponenzialmente, è diventato il re indiscusso. Io stesso dal 2012 sono passato, con enorme soddisfazione, a quello che solo qualche anno prima avrei definito il lato oscuro. 


Complice il Plus (unito alla mia attuale povertà) ho deciso di riprovare il buon vecchio Pes. Dopo quelle 12 ore (non scherzo, forse anche di più) di aggiornamenti, ho subito iniziato la mia bella Master League, ovviamente con la Fiorentina. 

Purtroppo il gioco resta decisamente diversi passi indietro rispetto a Fifa. Graficamente pessimo (soprattutto visto che è uscito alla fine del ciclo vitale della console), animazioni legnose e solito movimento a binari. Seriamente, i binari nel 2014? Il mercato della master mi ha lasciato abbastanza perplesso: non sono riuscito a prendere Clasie dal Feyenoord o Bonaventura dall'Atalanta, ma in compenso il Napoli mi ha venduto per due spiccioli Callejon e se non avessi sbagliato a pigiare un tasto, avrei preso anche Isco dal Real Madrid per una manciata di milioni. Anche la gestione della squadra non mi convince (ma forse sbaglio qualcosa io): ad ogni gara devo rimettere la formazione per bene perché il mio vice del cazzo schiera i giocatori a babbo morto (tipo Pizarro terzino, Mati Fernandez punta centrale, etc). L'unica nota positiva è che Mario Gomez è una bestia, e questo mi fa rosicare come una scimmia vista la stagione del tedesco ç_ç




mercoledì 2 aprile 2014

La fine (di merda) di un'era

Quando finisco una serie TV che mi ha accompagnato per anni, vengo pervaso da un senso di vuoto come se avessi perso un caro amico. È successo con Friends e Scrubs (ad onor di cronaca quando ho visto il finale io le serie erano già finite da tempo), è successo con Lost (probabilmente sono una delle poche persone al mondo a cui il finale, ed in generale la serie dopo la terza stagione, è piaciuto), è successo anni prima con Buffy: la scooby gang della bella cacciatrice bionda mi ha accompagnato per anni, è stata la prima serie che ho visto in lingua originale con dei sub improvvisati.

È successo di nuovo con How i met your mother. Nove anni (in realtà un paio meno, visto che l'ho iniziata quando andava in onda la terza stagione) in compagnia di cinque amici di New York, diventati, pian piano, dei compagni di viaggio insostituibili e che hanno influenzato la vita di tantissime persone. La storia la conosciamo tutti: Ted, nel 2030, racconta ai suoi figli la storia di come ha conosciuto la loro madre. Un pretesto, in realtà ben riuscito, per raccontare anni di gag, relazioni e situazioni al limite dell'assurdo. Il tutto sotto il filo conduttore della serie, ovvero l'avvicinarsi sempre di più al fatidico incontro con la tanto famosa madre.

Nel corso della serie la crescita dei personaggi, molto vicini a me in termine di età, è stata bellissima e ben studiata. Ted finalmente era riuscito a mettere da parte l'amore per Robin. Ci sono voluti anni, potenziali bellissime mamme lasciate andare (Victoria ç_ç), ma alla fine Ted l'aveva lasciata volar via (con tanto di puntata dedicata).

L'evoluzione più bella senza dubbio è quella di Barney: da spalla di Ted a protagonista indiscusso della serie, (frutto anche della bravura di Neil Patrick Harris, un attore che meriterebbe qualcosa di meglio rispetto al film dei Puffi -.-), da playboy incallito e uomo adulto che finalmente trova l'amore della sua vita. Una stagione intera, l'ultima, incentrata sul matrimonio di Barney e Robin che finisce, dopo una serie di addii fra gli amici, con Ted che finalmente incontra la madre. Siamo circa a metà puntata, fin qui tutto ok: ci siamo, ho pensato. Adesso ancora qualche scenetta che racconta il futuro dei personaggi ed arriverà la tanto attesa frase "and that's the story of how i met your mother".
Invece, nel giro di qualche minuto, hanno deciso di mandare a puttane tutto con scelte irrazionali e decisamente forzate. Gli unici personaggi salvi sono Lily e Marshall, che coronano tutti i loro sogni: tre figli, posto da giudice per Marshall, trasferimento in una casa più grande etc.


Barney e Robin, in particolar modo il primo, vengono letteralmente distrutti. Dopo tre anni il loro matrimonio finisce: la scusa, terribile, è il lavoro di Robin che la costringe a viaggiare in giro per il mondo. Gli amici, inseparabili fino al matrimonio di Barney e Robin, si dividono senza un apparente motivo salvo ritrovarsi sporadicamente per occasioni importanti. La mia domanda è semplice: perché?
Robin sparisce, Barney torna il vecchio playboy incallito (con tanto di Playbook 2), fino a quando non mette incinta una tizia a caso e si ritrova padre (di una figlia che fino all'ultimo secondo non voleva) per caso.

Ma la mazzata finale deve ancora arrivare: la tanto ricercata mamma è morta. Sì, quando Ted racconta ai ragazzi la storia, la mamma è morta da ormai sei anni. Becco e bastonato si dice a casa mia: sto povero cristo viene prima mollato da Robin perché lei non si vuole sposare, viene mollato all'altare da Stella, e dopo una serie infinite di sfighe trova finalmente l'amore della sua vita che dopo qualche anno viene fatto fuori per un solo motivo, far tornare Ted con Robin. Sì, i figli di Ted dicono chiaramente al padre che il racconto è tutto una scusa per far capire loro quando lui sia ancora innamorato di Robin (che nel frattempo è rimasta incredibilmente single) e che loro accetteranno Robin perché le vogliono tanto bene. Finale scontato: Ted recupera il famoso corno blu e si presenta sotto casa di Robin, esattamente come aveva fatto nella prima stagione. Ah, l'ammore.



MA VAFFANCULO VA!