lunedì 3 marzo 2014

Presentazione (che non interessa a nessuno, è una scusa per fare due prove)

Partiamo con una cosa semplice: di norma i blog ed i blogger mi stanno sul cazzo. Mi stanno sulle balle frasi del tipo "oh lei è la mia blogger preferita, i suoi pensieri sono così profondi" e odio profondamente Fabio Volo ed i suoi libri del cazzo.

Dopo questa doverosa premessa, arriva la spiegazione sul perché abbia deciso di aprire un blog: scrivere è dannatamente bello, per "lavoro" (le virgolette sono d'obbligo quando non guadagni una sega) scrivo ogni giorno, tuttavia un blog personale mi permette di sfogarmi senza dover restare professionale. Quindi, per farla semplice, scriverò quello che penso realmente (come si può notare dalla premessa). Il tema del blog? La mia incazzatura verso i videogiochi moderni: io sono cresciuto a pane e videogiochi. Un esempio? La gente limonava a ricreazione a scuola mentre io grindavo Pokemon per avere il mio team di 6 Pokemon livello 100 (per farmene cosa poi, me lo domando ancora oggi, dato che ci giocavo da solo).  Ho vissuto in prima persona l'evoluzione dei videogiochi: dalle prime console 8 bit, alla nuova generazione che alimenta la fastidiosa console war (dio quanto mi state sul cazzo). Purtroppo ho vissuto anche il grande, a mio modesto parere, declino dell'industria videoludica. Ormai i giochi sono realizzati per compiacere una massa di bambini viziati del cazzo: non c'è più sfida, tutto è semplificato fino all'estremo. Per non parlare delle meccaniche di gioco, dove lo standard è ormai diventato fare la stessa cazzo di cosa per una decina d'ore.

Nei giorni scorsi ho finito Bioshock Infinite, da molti etichettato come un capolavoro: ora, bello l'ambiente, bella la storia (anche se fino al filmato finale non ci si capisce un cazzo di nulla), ma il gameplay è veramente ridicolo. Sparatorie a caso, proiettili praticamente infiniti, poteri inutili (ne ho usati due nel corso di tutta la partita). Per non parlare della difficoltà: morire è praticamente impossibile, ma anche se decidi di lanciarti in mezzo a mille stronzi che ti sparano, non preoccuparti. Verrai resuscitato ad un metro di distanza, e potrai ripartire tranquillamente. L'unica nota positiva è che finalmente non devi preoccuparti di difendere la fanciulla di turno: anzi, la simpaticona ti porta anche munizioni, hp e mana (giusto per rendere il tutto ancora più facile).

Ok, come primo post credo di aver scritto abbastanza: nei prossimi giorni (appena ho voglia) parlerò male di un po' di roba: Nintendo, The Last of Us, GTA e soprattutto di quella merda che è diventata la gloriosa serie che mi aveva fatto innamorare dei JRPG. Sto parlando ovviamente di Final Fantasty 13 e di tutti i suoi seguiti di merda.

2 commenti:

  1. Caro negretto, io ti capisco e condivido quello che scrivi appieno anche se non sono un hardcore gamer come te. Però due cose fammele aggiungere: scritte bianche su sfondo nero? DO you think this is a motherfucking game?
    E soprattutto: i miei genitori non capivano come potessimo noi giuovini divertirci con i videogiuchi invece di andare fuori a giocare col pallone, coi i sassi o col fortino dei 'caboy' (o 'haboy' nella versione toscanaccio extreme) questo perché loro sono cresciuti in un modo. E noi in un altro. Così come la generazione dopo di noi è cresciuta e sta crescendo in un altro modo ancora e tra 10 anni li sentirai lamentarsi degli standard della generazione dopo ancora. Purtroppo va così, possiamo solo sperare che anche i videogiochi per quanto fenomeno giovanissimo, sia destinato alla ciclicità come ogni cosa di questo mondo (guarda la moda, ora vanno tutti a giro con scarpe da ginnastica anni 80-90).
    tvb
    betty

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  2. Uahhaha era appunto un post di prova, ora va già meglio XD Cmq è terapeutico scrivere infamando tutto e tutti

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